Dati i tempi e le cattive esperienze che si accumulano una dietro l'altra, non sono rari i momenti in cui mi vien voglia di gettare la spugna. Durante l'ultimo anno sono stata talmente sommersa dagli impegni che ho parecchio rallentato la mia produzione personale e di conseguenza, si sono allentati alcuni contatti.
Succedono poi delle cose del tutto inaspettate, che non devono essere per forza, per esempio, una candidatura per la Biennale di Venezia (magari!) ma una semplice chiamata così, all'improvviso: - Vorremmo intervistarti -, son cose che ti scuotono, posso svegliarti dal torpore e ricordarti quel che sei, e che possono provare a calpestarti quanto vogliono, non ti cambieranno mai. E le persone se lo ricordano. Ogni tanto, una bella soddisfazione :))
Ecco il link con l'intervista
foto:Isabella Barbato |
Grazie a Valentina Turci